“I boschi sono i primi e i più veloci a leccarsi le ferite. Certo, qua e là tra le querce si trova qualche cannone inoperoso, con il tubo spezzato che pieno di vergogna e di rabbia guarda fisso il terreno. Gli involucri di piccoli mezzi bruciati ai piedi dei pendii sembrano enormi barattoli di conserve, come se degli indisciplinati giganti campeggiatori avessero sostato in queste foreste che erano le più pretenziosamente ordinate del mondo. […] I bambini del paese giocano alla guerra negli atri delle case fredde e così piene che sembrano scoppiare; giocano con i figli vestiti di stracci dei profughi dall’Est o dai Sudeti. I bambini del paese rimangono a letto fino alla mattina inoltrata per ingannare lo stomaco facendolo ancora dormire all’ora di un pasto che non è possibile avere. Se si mostra loro un libro illustrato cominciano puntualmente a discutere sul modo migliore per ammazzare le persone o gli animali delle figure. I bambini evacuati due volte a causa delle bombe non hanno ancora imparato a parlare chiaramente, ma pronunciano la parola totschlagen, «ammazzare», con sinistra precisione”.
Autunno tedesco, Stig Dagerman
Edito Iperborea
Costo 16€
Un libro, che permette di visitare seminterrati freddi ed invasi dalle piogge, per poter comprendere quanto sia ambigua, subdola, ingombrante ed imprevedibile la guerra.