“Guardò tristemente il cielo funesto, i residui riarsi dell'estate segnata dall'invasione di cavallette, e d'improvviso su un unico ramoscello d'acacia vide passare la primavera, l'estate, l'autunno e l'inverno, e gli sembrò di percepire la totalità del tempo come un inganno farsesco nella sfera immobile dell'eternità, che attraversa la discontinuità del caos creando la satanica finzione di un percorso rettilineo, spacciando tramite una falsa prospettiva l'assurdo per necessità... e vide se stesso, sulla croce della culla e della bara, mentre con fatica si contraeva ancora un'ultima volta, per poi ritrovarsi, in virtù di un ordine perentorio e ineluttabile, completamente nudo - senza alcun segno di distinzione o d'identificazione - nelle mani dei beccamorti, tra i ghigni di quegli indaffarati scuoiatori di cadaveri, dove non poteva non cogliere la misura di tutte le cose umane, senza un'ombra di pietà, senza che ci fosse anche un solo sentiero a riportarlo indietro, perché a quel punto sarebbe stato ormai consapevole del fatto che aveva sempre giocato con bari contro cui non era possibile vincere, essendo tutte le carte del gioco predeterminate: si trattava di una partita truccata alla fine della quale sarebbe stato privato anche dell'ultima sua arma, la speranza, la speranza di poter un giorno ritrovare la strada di casa.”
Satantango, László Krasznahorkai
Edito Bompiani
Costo 20€
"It takes two to tango" è una frase che si adatta e rimane valida indipendentemente dal proprio partner. Nel corso della tua breve esistenza, puoi dunque scegliere con chi ballare tra: il fango della campagna ungherese, un bicchiere di palinka diluita, un orizzonte grigio e spoglio e quel profumo di disperazione che sballa i recettori olfattivi (non quelli gustativi, ormai corrosi dalla palinka).
Quando la musica inizia a suonare, percorri i primi passi su un palcoscenico melmoso e vieni privato dell'eleganza che consente alla coreografia di funzionare. Boccheggi e la sorte ti trasforma in un saltafango (che balla il Satantango).
Incrociare lo sguardo di una bambina con un nome buffo è la tua salvezza e la tua condanna. I suoi occhi ti ipnotizzano e ti catturano in un vortice di domande a cui è impossibile rispondere: chi saresti se il potere e il denaro crescessero in mezzo al tuo brutto pezzo di terra?
Come sarebbe il mondo se l'universo potesse frugarti dentro l'anima per giudicarti degno?
Cos'è un Satantango?
Perché sei costretto ad eseguirlo?
No, neanche Krasznahorkai può darti le risposte.
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