venerdì 6 novembre 2020

Importanza della parità di genere nei libri per ragazzi

 “«Il tempo è il fattore più complicato dell’universo» spiegò Madame Tempofiero. «È il problema e la soluzione alla maggior parte dei dilemmi della vita. Cura ogni ferita, ma alla fine viene a prendere ciascuno di noi. Sfortunatamente non è quasi mai favorevole. Ne abbiamo troppo o troppo poco, ma mai quello che vorremmo o di cui avremmo bisogno. A volte nasciamo in un tempo che non ci rispetta, e troppo spesso lasciamo che questo determini il rispetto che abbiamo per noi stessi. Il vostro primo compito è liberarvi di ogni opinione negativa, insicurezza e rabbia verso voi stessi che questo tempo vi ha instillato. Se vogliamo cambiare la visione che il mondo ha di noi, dobbiamo cominciare cambiando la visione che abbiamo di noi stessi. […]»”

Una storia di magia, Chris Colfer

 

Come ben sappiamo, il termine fantasia non sempre viene usato per indicare una o più situazioni slegate dalla realtà e questo libro, sebbene abbia come protagonista la magia, ne è un esempio lampante. Infatti, al di là del contesto, dei luoghi o dei personaggi che popolano queste pagine, i temi trattati trovano ampia rappresentazione nella nostra esistenza; tra questi, quello che più mi preme affrontare concerne la parità di genere e, più nello specifico, il ruolo e il compito che quest’ultima svolge nei libri per bambini e per ragazzi. Un mondo -il nostro- che ha alla base una concezione lineare del tempo (e, per tale motivo, conferisce al progresso un’enorme importanza), deve avere consapevolezza del ruolo significativo ricoperto dall’educazione e dalla garanzia di prospettive future, ma non solo. Un mondo con tali caratteristiche deve anche essere consapevole che, per il raggiungimento del progresso e della crescita, devono essere inclusi e trattati equamente (risulta ovvio che situazioni di disuguaglianza limitino il progresso poiché il benessere delle parti in causa non viene garantito) tutti i membri della comunità; anche il più piccolo contributo può essere decisivo e, in fondo, la storia è fatta di piccoli passi. Eppure, un concetto così semplice fa ancora fatica ad essere accettato dalla stragrande maggioranza della popolazione.

Cosa si intende per parità di genere?  

L’espressione parità di genere indica una condizione nella quale le persone ricevono pari trattamenti, con uguale facilità di accesso a risorse e opportunità (quindi l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo), indipendentemente dal genere. L’uguaglianza di genere è uno degli obiettivi della Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite, infatti, attualmente non si è ancora riusciti a debellare quella corrente di pensiero maschilista che vede associate alla locuzione sesso femminile le parole debole, subordinato, inadeguato, incapace e così via.

Quali sono le origini della discriminazione di genere?

Secondo Eva Cantarella, docente universitaria di Diritto romano e di Diritto greco, “le discriminazioni di genere vengono da lontano. Il tentativo di cercarne le origini ci porta a guardare in modo inusuale al nostro rapporto con la Grecia: considerata abitualmente, e giustamente, la cultura nella quale il mondo occidentale affonda le radici della sua cultura, essa ci appare -in questo caso- come il luogo nel quale è nata e si è consolidata l’idea dell’inferiorità “naturale” del genere femminile, formulata dapprima dal pensiero mitico e quindi confermata dal quello logico”. Così, ci rendiamo conto di quanto sia radicata tale concezione nella nostra cultura, nella nostra società.

Solo recentemente, dopo una rivoluzione iniziata in Francia nel XVIII secolo e durata decenni (e tutt’ora in corso), si è riusciti a tutelare -in parte- dal punto di vista legislativo gli esseri umani di sesso femminile. Le date più importanti della storia italiana sono le seguenti:

Il 10 marzo 1946 il Consiglio dei ministri estende il voto alle donne che avessero compiuto la maggiore età (all'epoca 21 anni). Quest’ultime votarono per la prima volta nel corso delle elezioni amministrative del marzo e aprile 1946 e, successivamente, per il celebre referendum monarchia/repubblica (2 giugno 1946).

Il 24 marzo 1947 viene approvato l’articolo 3 della Costituzione che recita così “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Il 1950 quando viene approvata la legge per la tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri.

Il 1963 quando vengono approvate le leggi che vietano il licenziamento in caso di matrimonio, sostengono la maternità delle lavoratrici agricole e tutelano il lavoro domestico.

Eppure, non si può pretendere di sradicare comportamenti discriminatori esclusivamente grazie alla legge. Ecco che si realizza come l’unica risorsa effettivamente in grado di cambiare il mondo sia l’educazione e, insieme ad essa, la letteratura. Un bambino che trova, sin dalle prime esperienze nel mondo e nei libri, naturale e normale rispettare l'altro, è probabile che interiorizzerà sin da subito tale concetto e crescerà nel rispetto di sé e di chi lo circonda. Infatti, non dobbiamo mai dimenticare che l'accettazione e la validazione di sé, passa prima attraverso il rapporto con l'altro; se io accetto l'altro e l'altro accetta me, sarà più semplice che anch'io riesca a vivere bene con la mia persona. 

In conclusione, la letteratura per bambini e per ragazzi svolge un ruolo decisivo nella costruzione del mondo e della società futuri. Noi tutti dovremmo riconoscerne l'importanza e la complessità, perché se oggi siamo riusciti ad essere liberi e riconosciuti dal punto di vista legislativo e sociale, lo dobbiamo anche a quei genitori che hanno educato la propria prole nel rispetto di sé e di chi lo circonda. 




2 commenti:

  1. Con la carrellata di date importanti mi sono ufficialmente commossa. Non avresti potuto scrivere articolo più accurato! È necessario riconoscere l’importanza del ruolo della letteratura fantasy e per ragazzi perché in una società come la nostra, nella quale il lavoro da fare per quanto riguarda in particolare l’uguaglianza è ancora molto, può essere un alleato forte e costante per l’educazione nei bambini.
    Fa impressione, in ogni caso, pensare a quanto siano recenti le battaglie vinte da e per le donne. Menzione di merito per Colfer che ha rappresentato al meglio quello che è tutt’ora lo scenario di molte società (e per società intendo anche nuclei familiari) odierne, ponendo l’attenzione sulla forza della donna (nonostante ancora sul dizionario venga definita “sesso debole”). Ottima argomentazione, come sempre!

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  2. Sono ancora tantissimi gli ostacoli che si dovranno superare per ottenere la parità in molti ambiti della vita dell'umanità, e forse mai si riuscirà ad annullare il gap ma solo ridurlo. Hai approfondito in maniera perfetta il tema citando punti chiave e fondamentali portando alla luce quel lato nascosto che c'è dietro a questo libro e più in generale al tipo di letteratura cui si presta.

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