“Non parliamo di Shenzhen o di ciò
che le locuste stanno facendo alle risaie. Raramente la mamma è nostalgica, ma
stasera costituisce un’eccezione.
Mi domanda dei miei momenti
preferiti trascorsi qui.
Condivide perfino alcuni dei suoi.
E poi mi dice qualcosa che anche
la mia mente comune non mi ha mai permesso di dimenticare: «La vita
non va mai davvero nel modo che desideri o che ti aspetti. Di solito, anche
ottenere esattamente ciò che vuoi si rivela non essere ciò che volevi sul
serio. Quindi, figlio mio, se mai troverai un frammento di felicità e pace, sii
solo grato e vivi. Non chiedere di più, perché un frammento è più di quanto la
maggior parte delle persone riesca mai a trovare.»
Non scorderò mai il modo torvo in cui
mi ha guardato attraverso il tavolo. […]
C’è della ferocia nel modo in cui mi
trattiene, come se fosse abbarbicata a qualcosa che sta scivolando
inesorabilmente via.”
Upgrade, Blake Crouch
Costo 16€
Prometeo, colui che riflette prima, plasmò
l’uomo dal fango e lo animò con il fuoco, dimostrandosi all’altezza del compito
assegnatogli; al contrario, Epimeteo, colui che riflette dopo, distribuì i doni
senza criterio e ordine, lasciando l’uomo indifeso e privo di qualità.
Così, il primo fratello, angosciato dallo
squilibrio venutosi a creare, si ritrovò costretto a sottrarre agli dèi intelligenza,
memoria e fuoco per aiutare l’umanità.
La punizione a cui andrà incontro per
essersi ribellato sarà esemplare e porterà Epimeteo, dispiaciuto per la sua
sorte, a sposare Pandora. Pandora, donna mortale creata da Zeus per punire l’umanità,
è colei che per curiosità aprirà il vaso contenente tutti i mali e li riverserà
sul mondo, provocando l’inizio delle sciagure del genere umano.
Il filo conduttore capace di unire Upgrade
a questo antichissimo mito lo si ritrova nel bisogno, che traspare in tutte le
312 pagine del romanzo, di interrogarsi circa il diritto dell’uomo di auto-plasmarsi
e di ribellarsi alle leggi naturali, rivoluzionando e soverchiando la sua
stessa essenza.
Nel futuro proposto da Blake Crouch,
infatti, si è enormemente progrediti nel campo dell’ingegneria genetica, sicché gli
scienziati sono in grado di manipolare il genoma di ciascun individuo e di apportare significativi cambiamenti biologici.
In particolare, nel romanzo risultano
fondamentali le scoperte e le ricerche della dott.ssa Miriam Ramsay; il suo più
grande contributo è stato quello di aver sviluppato lo Scythe, un meccanismo di
modifica genetica in grado di essere ereditato dalla prole. Perciò, nell’era
post-Scythe, vi è la possibilità di introdurre modifiche genetiche
trasmissibili alle generazioni future, alterando radicalmente la variabilità
interindividuale – nel bene e nel male.
Le applicazioni di tale meccanismo sono
innumerevoli e non si limitano all’essere umano. Pertanto, anche la sorte e i
caratteri di piante, animali e batteri possono essere manipolati e adattati
alle esigenze e i capricci del momento.
Eppure, nonostante la sete di
grandezza e lo sviluppo di calcoli il più precisi possibile, il sistema Universo in cui avvengono le ricerche e le misurazioni è aperto e le variabili infinite. Anche la più piccola deviazione è in grado di sconvolgere i piani: ciò che compone un organismo è spesso un
passo avanti l’organismo stesso e i fili che lo muovono sono così fitti e
ingarbugliati da renderne difficile l’identificazione.
Così, Upgrade si profila come una
commistione di fantascienza, thriller e filosofia con una particolare
attenzione ai rapporti umani. Logan Ramsay, figlio della dott.ssa Ramsay, proverà sulla sua pelle - o meglio sul suo genoma - i cambiamenti indotti da un potenziamento genetico trasmesso tramite vettore virale.
Il più grande insegnamento coltivato in queste pagine è quello di non commettere mai l’errore di sopravvalutare e catalogare come inutile qualsiasi elemento del mondo. Lo stesso DNA – erroneamente – denominato spazzatura svolge importantissime funzioni di modulazione ed è implicato in quelle modifiche epigenetiche svincolate della sequenza di nucleotidi. Infatti, l’essere umano ha la triste tendenza a considerare superfluo ciò che non comprende, perdendo così la possibilità di integrare e accogliere dettagli importanti. L’arroganza è il più grande ostacolo al sapere e spesso, pur di preservarla, la si scambia per intelligenza. Di conseguenza, non vi è più la necessità di percepire ragione ed emozione come antitetiche, bensì come due facce della stessa medaglia: l'essere umano.
Un testo interessantissimo sia dal punto di vista scientifico che etico, capace di sollevare quesiti fondamentali. Ringrazio di cuore Fanucci per la copia omaggio.