giovedì 7 agosto 2025
Satantango
mercoledì 31 luglio 2024
Gideon La Nona
“«Basta»
sbottò la Reverenda Figlia, con la voce affilata come un rasoio. «Preghiamo.»
Il silenzio scese sull’assemblea,
come i lenti fiocchi cadenti di polvere fosforescente. […] L’inno delle
orripilanti prozie terminò con una nota acuta e vibrante che si disperse a mezz’aria,
senza attenuarsi; Harrow chinò il capo e così fecero i suoi genitori,
dimostrando la loro simultanea obbedienza. Le prozie abbassarono la testa verso
il torace; Aiglamene e Cruz le imitarono a ruota. Gideon alzò lo sguardo verso
il soffitto, accavallò le caviglie cambiando gamba e scacciò con un battito di
ciglia i detriti luminescenti che le erano finiti negli occhi.
«Prego per il sepolcro, che resti sigillato in
eterno» recitò Harrowhark, con l’insolito fervore che dimostrava sempre nelle
invocazioni. «Prego per la roccia, che non venga mai scostata. Prego per quel
che è sepolto, che rimanga sepolto, inerte, in perpetuo riposo, l’occhio chiuso
e il cervello immoto. Prego che viva e prego che dorma… […]»
Pregarono tutti perché
così fosse, in un gran sbatacchiare d’ossa.”
Gideon La Nona, Tamsyn Muir
Edito Mondadori
Costo 15€
C’erano una volta, in un
Universo lontano lontano, Nove pianeti e, a rivendicarne la proprietà, Nove
Casate di Necromanti.
Ogni casata era assegnata
ad un particolare tipo di pianeta, specializzata in una particolare arte
necromantica e posta sotto la guida dell’Imperatore, un essere immortale e
asceso a divinità.
Uno dei nove corpi
celesti, sebbene povero, trascurato e arido, venne incaricato sin dalla sua
fondazione di svolgere un compito scabroso: custodire e tenere sigillato il
corpo del principale nemico dell’Imperatore.
Diecimila anni dopo, il pianeta
ospitante la Nona Casa potrebbe essere definito immutato e così anche la sua
popolazione: da circa diciotto anni non nascono più bambini e l’età media è
estremamente alta. Inalterato è anche il caposaldo della casata: nessuno può e
deve aprire la Tomba Sigillata. Tutto sommato, tra prozie scricchiolanti, tornei
necromantici e navicelle spaziali esplosive (letteralmente), chi mai potrebbe ricordarsi
della sua esistenza e accedervi?
Un applauso (anche da mia
prozia) a Tamsyn Muir per aver sviluppato un libro folle, ironico, oscuro e sorprendente.
venerdì 3 maggio 2024
La leggenda dei giocolieri di lacrime
“«Dov’è il mio cuore?... Oh… dov’è il
mio cuore?» si sveglia di soprassalto sul suo giaciglio, ma non sente alcun
battito, solo un vuoto atroce, come se nel suo corpo si allargasse
prepotentemente la notte, ma senza le stelle e la luna. […] Chi non ha un cuore
che batte non può nemmeno amare. È vivo chi non ama? Non è vivo! Ma allora lui,
Velemir Pep, è morto. Non è altro che un’anima morta. […] Non c’è altra
soluzione dunque, deve ritirarsi dalla vita. […] Prende dunque una vanga e se
ne va sul luogo della sua tragedia, sotto il terribile albero di noce, che si
erge in messo al paesaggio come se potesse restare lì fino alla fine dei tempi.
Non deve scavare a lungo. Una fossa a misura di bambino, lunga appena un
braccio e mezzo, profonda a malapena un braccio. Sospira, si stende nella buca.
Si sistema con cura, poi ascolta il rumore delle briciole di terra che rotolano
giù nella tomba. Insetti corrono tra le rughe del suo viso, lombrichi si attorcigliano
intorno alle sue dita, chiocciole si arrampicano sul suo corpo, e intanto sopra
di lui scintilla azzurro il cielo lontano. Brilla proprio come dopo una forte
pioggia. Guarda le nuvole che nuotano via lentamente, il volo degli uccelli, e
ne ricava piacere. La cosa più bella di questo mondo è che si possa morire,
quando uno vuole morire. […] E proprio mentre sta pensando a quanto sia bello
potersene andare via felice da ciò che gli ha riservato solamente tristezza e
miseria, un’ombra si posa sul suo minuscolo volto rugoso. […] Una faccia seria,
gelida lo sta fissando. […] «Ascolta un po’ nel mio orecchio!» dice seriamente.
Velemir Pep avvicina svogliatamente il suo orecchio a quello dell’uomo dalla
faccia gelata. Sente un piccolo cuore che batte dentro quell’orecchio. «Cos’è?!
Cos’è?!»
«Il battito del tuo cuore, Velemir Pep.»”
La leggenda dei giocolieri di lacrime,
László Darvasi
Edito Il Saggiatore
Costo 32€
Di queste 649 pagine rimane un
peregrinare confuso, di cui non penso di aver colto ogni sfumatura, ma a cui
riconosco la fermezza di aver perseverato e proseguito per terre sconsolate, afflitte
e pietrose. Cinque è il numero dei giocolieri che, col loro carro e le loro
lacrime, percorrono le strade del tempo e sono in grado di portare “la notizia
della sofferenza” o di ridare speranza. Da questi personaggi misteriosi, ognuno
è in grado di ricevere un significato e uno scopo diversi. Il mio è apparso nel
momento esatto in cui i lombrichi, gli insetti e le chiocciole si sono adagiati
sul corpo di Velemir Pep e, ritornando alla terra, ha provato la serenità persa
percorrendo strade già battute e consumate, di cui ciò che resta è polvere altrui.
Eppure, i sensi sono innumerevoli e, mentre ritrovi il battito perso nel meato
acustico altrui, qualcun altro si perde spesso contando i peli della barba di
un Pascià. La notte è lunga e vicino ad un carro che porta il simbolo di una
lacrima è normale sentirsi smarriti e ritrovati al contempo. ‘La leggenda dei
giocolieri di lacrime’ è un viaggio strano, ma non per questo da non
intraprendere.
martedì 20 febbraio 2024
Atti umani
“Alcuni ricordi non cicatrizzano
mai. Invece di sbiadire con il passare del tempo, sono gli unici a sopravvivere
quando tutti gli altri si sono cancellati. Il mondo si oscura come lampadine
elettriche che si spengono una alla volta. So bene di non essere in salvo. È vero
che gli uomini sono fondamentalmente crudeli? L’esperienza della crudeltà è l’unica
cosa che ci accomuna come specie? La dignità a cui ci aggrappiamo non è altro
che un’autoillusione, un modo per nasconderci da questa unica verità – che ciascuno
di noi può essere ridotto a un insetto, a una bestia rapace, a un ammasso di
carne?”
Atti umani, Han Kang
Costo 12€
Edito Adelphi
Quando inizi ‘Atti umani’, ambientato nel 1980 a Gwangju (Corea del Sud), sei ancora convinta di vivere in un mondo dove un bambino con le mani rivolte al cielo, a simboleggiare la sua resa e sottomissione, possa essere risparmiato dalla sete di sangue e dalle leggi fisiche che governano il moto parabolico del proiettile. Scopri di sbagliarti dopo solo qualche pagina. Non hai considerato la trasformazione alchemica a cui sono andati incontro i soldati mandati a sedare le proteste: la loro anima è stata trasmutata in piombo e i loro fluidi corporei in ferocia.
Improvvisamente, ti ritrovi schiacciata e sommersa da un numero imprecisato di corpi scomposti e in vari stadi di decomposizione. Il primo pensiero è quello di considerarli dei gusci vuoti, se non fosse per l’intenso odore di vita e lacrime che hanno ancora addosso. Scopri che quell’enorme torre di Babele corporea è desiderosa di raccontare la sua storia nell’unica lingua universalmente riconosciuta dall’uomo: la sofferenza patita per la libertà.
Così, attraverso
la sapiente narrazione di Han Kang, ritrovano voce gli uomini e le donne
uccisi, massacrati e brutalmente torturati nel maggio del 1980 e coloro che,
dopo anni, sono ancora costretti a piangerne la morte. Un’opera estremamente
toccante e terrificante, capace di inseguire l’umano per vie tortuose, sporche
e crudeli.
domenica 15 ottobre 2023
Upgrade
“Non parliamo di Shenzhen o di ciò
che le locuste stanno facendo alle risaie. Raramente la mamma è nostalgica, ma
stasera costituisce un’eccezione.
Mi domanda dei miei momenti
preferiti trascorsi qui.
Condivide perfino alcuni dei suoi.
E poi mi dice qualcosa che anche
la mia mente comune non mi ha mai permesso di dimenticare: «La vita
non va mai davvero nel modo che desideri o che ti aspetti. Di solito, anche
ottenere esattamente ciò che vuoi si rivela non essere ciò che volevi sul
serio. Quindi, figlio mio, se mai troverai un frammento di felicità e pace, sii
solo grato e vivi. Non chiedere di più, perché un frammento è più di quanto la
maggior parte delle persone riesca mai a trovare.»
Non scorderò mai il modo torvo in cui
mi ha guardato attraverso il tavolo. […]
C’è della ferocia nel modo in cui mi
trattiene, come se fosse abbarbicata a qualcosa che sta scivolando
inesorabilmente via.”
Upgrade, Blake Crouch
Costo 16€
Prometeo, colui che riflette prima, plasmò
l’uomo dal fango e lo animò con il fuoco, dimostrandosi all’altezza del compito
assegnatogli; al contrario, Epimeteo, colui che riflette dopo, distribuì i doni
senza criterio e ordine, lasciando l’uomo indifeso e privo di qualità.
Così, il primo fratello, angosciato dallo
squilibrio venutosi a creare, si ritrovò costretto a sottrarre agli dèi intelligenza,
memoria e fuoco per aiutare l’umanità.
La punizione a cui andrà incontro per
essersi ribellato sarà esemplare e porterà Epimeteo, dispiaciuto per la sua
sorte, a sposare Pandora. Pandora, donna mortale creata da Zeus per punire l’umanità,
è colei che per curiosità aprirà il vaso contenente tutti i mali e li riverserà
sul mondo, provocando l’inizio delle sciagure del genere umano.
Il filo conduttore capace di unire Upgrade
a questo antichissimo mito lo si ritrova nel bisogno, che traspare in tutte le
312 pagine del romanzo, di interrogarsi circa il diritto dell’uomo di auto-plasmarsi
e di ribellarsi alle leggi naturali, rivoluzionando e soverchiando la sua
stessa essenza.
Nel futuro proposto da Blake Crouch,
infatti, si è enormemente progrediti nel campo dell’ingegneria genetica, sicché gli
scienziati sono in grado di manipolare il genoma di ciascun individuo e di apportare significativi cambiamenti biologici.
In particolare, nel romanzo risultano
fondamentali le scoperte e le ricerche della dott.ssa Miriam Ramsay; il suo più
grande contributo è stato quello di aver sviluppato lo Scythe, un meccanismo di
modifica genetica in grado di essere ereditato dalla prole. Perciò, nell’era
post-Scythe, vi è la possibilità di introdurre modifiche genetiche
trasmissibili alle generazioni future, alterando radicalmente la variabilità
interindividuale – nel bene e nel male.
Le applicazioni di tale meccanismo sono
innumerevoli e non si limitano all’essere umano. Pertanto, anche la sorte e i
caratteri di piante, animali e batteri possono essere manipolati e adattati
alle esigenze e i capricci del momento.
Eppure, nonostante la sete di
grandezza e lo sviluppo di calcoli il più precisi possibile, il sistema Universo in cui avvengono le ricerche e le misurazioni è aperto e le variabili infinite. Anche la più piccola deviazione è in grado di sconvolgere i piani: ciò che compone un organismo è spesso un
passo avanti l’organismo stesso e i fili che lo muovono sono così fitti e
ingarbugliati da renderne difficile l’identificazione.
Così, Upgrade si profila come una
commistione di fantascienza, thriller e filosofia con una particolare
attenzione ai rapporti umani. Logan Ramsay, figlio della dott.ssa Ramsay, proverà sulla sua pelle - o meglio sul suo genoma - i cambiamenti indotti da un potenziamento genetico trasmesso tramite vettore virale.
Il più grande insegnamento coltivato in queste pagine è quello di non commettere mai l’errore di sopravvalutare e catalogare come inutile qualsiasi elemento del mondo. Lo stesso DNA – erroneamente – denominato spazzatura svolge importantissime funzioni di modulazione ed è implicato in quelle modifiche epigenetiche svincolate della sequenza di nucleotidi. Infatti, l’essere umano ha la triste tendenza a considerare superfluo ciò che non comprende, perdendo così la possibilità di integrare e accogliere dettagli importanti. L’arroganza è il più grande ostacolo al sapere e spesso, pur di preservarla, la si scambia per intelligenza. Di conseguenza, non vi è più la necessità di percepire ragione ed emozione come antitetiche, bensì come due facce della stessa medaglia: l'essere umano.
Un testo interessantissimo sia dal punto di vista scientifico che etico, capace di sollevare quesiti fondamentali. Ringrazio di cuore Fanucci per la copia omaggio.
domenica 25 giugno 2023
Il monastero
sabato 17 dicembre 2022
Schiaccianoci e il Re dei Topi
Un giorno tutti diranno di essere stati contro
“Oggi ho visto il filmato di un uomo che baciava il piede del figlio mentre lo seppelliva. Il corpo era talmente dilaniato dai missili che ...
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