lunedì 8 febbraio 2021

L'ottava vita (per Brilka)

 “Devo queste righe a un’infinità di lacrime versate, devo queste righe a me stessa, quella che lasciò la patria per trovarsi e tuttavia si perse sempre di più; ma soprattutto devo queste righe a te, Brilka.

Le devo a te perché tu meriti l’ottava vita. Perché si dice che il numero otto equivalga all’eternità, al fiume che ritorna. Ti dono il mio otto.

Ci lega un secolo. Un secolo rosso. Per sempre e otto. È il tuo turno, Brilka. Io ho adottato il tuo cuore. Il mio l’ho gettato via. Accetta il mio otto.

Sei la bambina magica. Lo sei. Passa attraverso il cielo e il caos, attraverso tutti noi, attraverso queste righe, attraverso il mondo degli spiriti e il mondo reale, attraverso il capovolgimento dell’amore e della fede, accorcia i centimetri che ci hanno sempre separate dalla felicità, passa attraverso il destino che non era tale.

Passa attraverso me e te.

Vivi tutte le guerre. Supera tutti i confini. Io ti dedico tutti gli dei e tutti i rosari, tutti i roghi, tutte le speranze decapitate, tutte le storie. Passaci attraverso. Perché hai i mezzi per farlo, Brilka. L’otto, pensaci. In questo numero tutti noi saremo legati l’uno all’altro e potremo stare in ascolto l’uno dell’altro, per tutti i secoli.

Tu potrai farlo.

Sii tutto quello che noi eravamo e non eravamo. Sii un tenente, una funambola, un marinaio, un’attrice, un regista, una pianista, un’amante, una madre, un’infermiera, una scrittrice, sii rossa e bianco o blu, sii caos e cielo e sii loro e io e non essere tutto questo, e soprattutto danza infiniti pas de deux.

Attraversa questa storia e lasciatela alle spalle.”

L’ottava vita (per Brilka), Nino Haratischwili

 

Edito Marsilio Editori

Costo 24

 

Brilka questo romanzo, quest’inno alla vita, alla libertà e all’amore è dedicato interamente a te; a te che sei l’antidoto, il risultato di un secolo di storia che fa rabbrividire e andare alla ricerca di un riparo per il cuore, per l’anima. In queste pagine ho imparato a conoscerti, più di quanto mi aspettassi, perché so cosa c’è dietro, so quanto dolore ti ha preceduta, so quanto amore incondizionato ti ha creata e so quanta forza ti ha cullata. Non mi sarei mai aspettata un viaggio così ammaliante, profondo e incredibile, eppure eccomi qui, eccoci qui. Dietro le tue spalle, i tuoi capelli ribelli e la tua carnagione diafana ti aspettavi tutto questo? Nell’istante che intercorre tra un pas de deux e una piroetta, cosa pensi? Cosa senti? Chi sei? Senti il profumo di Stasia che durante la guerra, in una città sconosciuta e affamata, trovava conforto esclusivamente nella danza? Senti la forza di Christine che per proteggere la sua famiglia ha dovuto mantenere il silenzio? Senti la nostalgia di casa di Kitty? L'amarezza di Kostja? L'inadeguatezza e la voglia di libertà di Elene? Cosa provi Brilka ora che il tuo passato e la tua storia sono stati messi a nudo e puoi immergerti negli animi che ti hanno preceduta? Io sono emozionata, commossa all’inverosimile e persa tra tutte le vite che in queste 1129 pagine hanno alzato lo sguardo verso un cielo così simile e, allo stesso tempo, così diverso. Sono nata in un periodo di pace, non so cosa voglia dire morire per un pensiero non in linea con il regime politico, per un film che nessuno ha visto ma di cui tutti parlano o per cercare di preservare l’amore della nostra vita da uomini potenti e mostruosi, ma so quanto sia importante conoscere chi ci ha preceduti, rendere loro omaggio e, al tempo stesso, cercare di non commettere i loro stessi errori. Dai nostri errori si impara, ma dalla conoscenza degli sbagli altrui si capisce come accettarsi, come non perdersi in un bicchier d’acqua e come lottare per i propri bisogni. La storia insegna, Brilka, ma le vite che l’hanno vissuta insegnano ancora di più. Così, forti di questa nuova consapevolezza, siamo pronti a perderci tra i sogni del fabbricante di cioccolato, colui che ha iniziato questa storia nel modo più dolce e pericoloso possibile: grazie ad una tazza di cioccolata fusa, calda, irresistibile e inebriante. Una cioccolata che è un po’ il simbolo del secolo che Stasia, Christine, Sopio, Kitty, Andro, Kostja, Nana, Elene, Miqa, Daria, Niza, Miro e, infine, Brilka hanno attraversato: dolce e amara al tempo stesso. È difficile descrivere l’essenza di queste pagine, so solo che catturano, cullano, fanno male e ti accarezzano. È, in alcuni punti, un pugno allo stomaco necessario. Mi auguro lo leggiate, vi auguro una buona lettura.

(foto mia)


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