mercoledì 21 aprile 2021

Libertà

 “E allora smise di guardare i suoi occhi e cominciò a guardarvi dentro, ricambiandone lo sguardo prima che fosse troppo tardi, prima che quel legame tra la vita e l’aldilà andasse perduto, e le mostrò tutta l’abiezione che aveva dentro, tutto l’odio moltiplicato di duemila notti solitarie, mentre entrambi erano ancora in contatto con il vuoto in cui la somma di tutto ciò che avevano detto e fatto, di tutto il dolore che avevano inflitto, di tutte le gioie che avevano condiviso, pesava meno di una minuscola piuma nel vento.

- Sono io, - disse lei. – Solo io.

- Lo so, - disse lui, e la baciò.”

Libertà, Jonathan Franzen

 

Edito Einaudi

Costo 14

 

Libertà si profila all’inizio come un viaggio nella relazione tra Walter e Patty (e nel rapporto con i loro figli, Joey e Jessica, e con il migliore amico di Walter, Richard), per poi diventare qualcosa di più ampio, comprendendo e analizzando le contraddizioni e i problemi degli Stati Uniti negli anni Ottanta-Duemila. Così, in queste 645 pagine, veniamo risucchiati dall’insoddisfazione di Patty, dall’eccessivo buonismo di Walter, dal bisogno di leggerezza di Joey e dalla paura per la monotonia (e monogamia) di Richard, con costanti richiami alla situazione culturale, politica e sociale del tempo. È proprio grazie al titolo, Libertà, che capiamo quanto il pensiero politico, con la contrapposizione democratici-repubblicani, possa influenzare ed introdursi nella vita di tutti i giorni (o, viceversa, come la vita di tutti i giorni possa influenzare il pensiero politico), portando gli individui ad adottare comportamenti o sentimenti opposti su questioni basilari ed essenziali: “Da dove veniva, quell’autocommiserazione? In dosi così massicce? Patty viveva un’esistenza invidiabile da quasi tutti i punti di vista. Ogni giorno aveva a disposizione l’intera giornata per escogitare un modo di vivere dignitoso e soddisfacente, eppure tante possibilità di scelta e tanta libertà sembravano solo renderla più infelice. L’autobiografa è quasi costretta a concludere che si compativa proprio perché era libera”. In ogni caso, mettendo da parte il contesto e i riferimenti politici di cui è pregno il romanzo, la lettura si profila come una magistrale un’immersione nella psicologia di coppia. I protagonisti sono delle persone umane che devono lottare costantemente contro le proprie contraddizioni e le proprie ipocrisie; gli errori da loro commessi sono innumerevoli, in molti casi ingiustificabili, eppure li portano all’essenza, al perdono, all’educazione dell’altro e allo scorgere nel volto altrui se stessi.

Dopo averlo concluso, continuo a ritenere Patty una persona coraggiosa, che – almeno all’inizio – ha avuto la forza di imbrigliare e dominare il proprio desiderio sessuale, costruendo una vita e una relazione basata su altri punti di forza. Non penso che scegliere Walter, a discapito dell’attrazione provata nei confronti di Richard, sia stato semplice o poco temerario; al contrario, essere consapevoli del proprio bisogno di gentilezza e delicatezza richiede un certo grado di introspezione e ragionamento. Lei, optando per Walter, ha tentato di mettersi realmente in gioco (anche se spesso nel modo sbagliato) e di sconfiggere gli spettri nati da una situazione familiare ambigua. Con ciò, non nego abbia commesso molti errori e si sia rivelata, soprattutto nei confronti di Joey, una figura particolarmente tossica. Infatti, Patty si dimostra ripetutamente incapace di gestire e controllare la propria emotività, scaricando sull’altro – alla prima occasione utile – il proprio bagaglio emotivo (è una sorta scarica barile emotivo cronica); spesso, colui che si ritrova a dover gestire questo ammasso informe e putrescente, è proprio Joey, diventato una sorta di confidente nonostante il divario anagrafico. Quanto può essere estenuante dover assimilare le paure, i dubbi, le angosce e le sofferenze di un’altra persona? Quanto può essere tossico scaricare il tutto su una persona che non ha gli strumenti e l’esperienza per affrontarli (Joey è comunque giovanissimo)?

Sono rimasta incantata davanti a questi personaggi così fragili, umani e complessi. Sono rimasta profondamente commossa davanti alla bontà, spogliata di qualsiasi artificiosità, di Walter. Mi auguro lo leggiate e mi auguro possiate trovare qualcuno che, nonostante tutti gli sbagli e le difficoltà, vi possa sempre perdonare. Buona lettura.




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