mercoledì 9 giugno 2021

L'acqua del lago non è mai dolce

 “Io vorrei dire che tutti mentiamo sulla nostra famiglia, è quello il covo delle nostre più ardite bugie, dove nascondiamo la nostra identità, ci inventiamo favole, proteggiamo ingiustizie, facciamo incetta di luoghi comuni e ci barrichiamo dietro alle grida, le urla, i misteri; ma non è questo che dico, lo guardo e ribatto: Raccontami un’altra storia.”

L’acqua del lago non è mai dolce, Giulia Caminito

 

Edito Bompiani

Costo 18

 

Sono rimasta incantata davanti alla potenza di Tutto chiede salvezza, candidato al Premio Strega 2020, ma quasi del tutto indifferente davanti alla rabbia, alle ingiustizie e alla frustrazione di L’acqua del lago non è mai dolce, candidato al Premio Strega 2021. Se le prime cento pagine sono riuscite ad incuriosirmi (grazie alla figura di Antonia), a farmi realizzare quanto poco scontato sia possedere una casa e quanto alcune condizioni economiche siano complesse e mortificanti, le restanti 200 pagine non si sono rivelate all’altezza. Ho trovato il profondo lago delle emozioni e delle relazioni umane toccato solo superficialmente, non sono – infatti – riuscita a trovare quell’intensità che cercavo, quel brivido dovuto alla tortuosità e all’incoerenza dell’animo umano. Ho cessato di immedesimarmi, giustificare e provare a capire Gaia – la protagonista del racconto, prima bimba, poi adolescente e, infine, adulta – nel momento in cui la rigidità e l’inflessibilità del suo personaggio non sono state placate neanche dalla morte, in particolare quella di Carlotta (suicidio che, a mio avviso, è stato a malapena analizzato). Non sono una persona interessata a ciò che è delicato, scivola e cade nel dimenticatoio, sono maggiormente interessata a ciò che con forza ti spinge a guardare il lato misero e duro della realtà. In queste 300 pagine, non ci si ferma a riflettere sul bisogno d’accettazione che pervade l’adolescenza e sulle conseguenze che questo genera in individui di sesso femminile (portando alcune a soddisfare le aspettative sessuali maschili pur di provare approvazione) o su altre questioni rilevanti, ma si trova un continuo succedersi di accadimenti ingarbugliati raramente analizzati che, per questo motivo, non sono stati in grado di rimanere aggrappati alla pelle e all'anima.





Nessun commento:

Posta un commento

Gideon La Nona

“«Basta» sbottò la Reverenda Figlia, con la voce affilata come un rasoio. «Preghiamo.» Il silenzio scese sull’assemblea, come i lenti fiocch...