giovedì 21 ottobre 2021

Deve essere pazza

 “Hai dimenticato chi sei. Perciò ascolti la sua retorica e ti dici che il tuo corpo sarà di tua proprietà quando qualcuno gli avrà attribuito un prezzo al quale sarai disposta a ricomprarlo. Ma pare che tu non lo sia mai. Non vuoi mai ricomprarlo perché viene offerto in una confezione tanto irriconoscibile che speri che l’ultima transazione implichi che non sarà più tuo.

«Per favore, per favore, prendimi e basta. Prendimi tutto, così non ne sarò più responsabile.»

La tua responsabilità ti sembra straziante e complicata e sfinita. Tante volte hai provato a liberare il tuo corpo ma adesso è talmente ingarbugliato che non sai più come fare.

Sei perduta. Sei stanca. Sei vulnerabile. Ignaro, proprio a causa di queste cose, il tuo cervello piagnucola per conto del tuo corpo:

«Per favore, per favore, prendimi e basta. Prendimi tutto, così non ne sarò più responsabile».

Finché un giorno un uomo lo fa, […]. Ti è già capitato altre volte, ma fino a questo momento non ti sei resa conto del pericolo”.

Deve essere pazza, Charly Cox

 

Edito HarperCollins

Costo 12€

 

Le circa 150 pagine di cui è composto Deve essere pazza, sono un intreccio di prosa e poesia che ricordano e rivivono l’inadeguatezza del sentire e dell’essere in un mondo narcisista e maschilista, basato sull’apparenza e sull’appagamento del desiderio maschile. Charly Cox mette in risalto la consuetudine nel definire “pazza” qualsiasi persona si discosti dal volere altrui, spesso un volere maschile (ma non solo, come ci insegna Nella casa dei tuoi sogni): tu puoi usarmi, puoi avere accesso al mio corpo e alla mia mente in qualsiasi momento, ma io non posso pretendere nulla, perché nel momento in cui pretendo, divento automaticamente incontrollabile, pazza. Eppure, la pazzia mette in risalto un altro aspetto, approfondito anche nel volume, ovvero: io stessa mi sento così, pazza, perché voglio qualcosa che l’altra persona non è disposta a darmi (rispetto, affetto, dolcezza ed amore), ciononostante continuo a chiederlo e a sperare nell’altro (spesso, ci si comporta come neonati e non si capisce che le persone senza cuore, fredde, manipolatrici e vuote esistono realmente).

Quanto è difficile riconoscere il proprio valore e i propri diritti (perché essere rispettati, ascoltati e trattati con amore sono dei diritti), in questo mondo? Quanto è difficile potersi innamorare con tranquillità? Perché, mentre ci si concentra sulla bellezza del sentire, bisogna comunque prestare attenzione ai possibili segnali d’allarme, bisogna occupare il proprio spazio (se all’inizio ti rintani in un angolino e lasci all’altra persona il resto della stanza, poi è difficile riottenerla indietro, anche se di diritto ti appartiene) e, nel frattempo, bisogna sempre tenere a mente le possibili vie di fuga. Deve essere pazza è, in particolare, un promemoria per coloro a cui, durante la crescita, non è stato insegnato a riconoscere e ad affermare il proprio valore. Le emozioni e le esperienze trasposte in poesie e riflessioni sono spesso chiarificanti ed educative (leggere del dolore, delle mancanze di rispetto e della brutalità a cui si può andare incontro è sempre educativo e risveglia il nostro senso di auto-conservazione).

Amare, voler conoscere l’altro e rendersi vulnerabili non è mai la via più semplice: abbiamo tutti l’interruttore sentimenti/apatia, siamo tutti capaci di disprezzare l’affetto e i sentimenti, siamo tutti capaci di essere cinici e ferini. Eppure, crescere significa conoscersi (conosci te stesso) e la sfera emotiva e sentimentale fa parte del nostro essere.

“Il polpo ha tre cuori

Dove trova il tempo di usarli?”

 

Ringrazio di cuore Piccolomondolibro per avermi consigliato questo titolo!



Nessun commento:

Posta un commento

Gideon La Nona

“«Basta» sbottò la Reverenda Figlia, con la voce affilata come un rasoio. «Preghiamo.» Il silenzio scese sull’assemblea, come i lenti fiocch...