mercoledì 13 ottobre 2021

Nella casa dei tuoi sogni

 “La Sirenetta soffre anche in altri modi. Il processo di crescita delle gambe è doloroso, come se un coltello le stesse tranciando la coda. Danza meravigliosamente perché, ogni volta che azzarda un passo, prova un dolore lancinante. Eppure, il principe non sceglie lei. […] Ma prima di questo, la strega le prende il muscolo della lingua e incide la carne. […] A volte ti viene tolta la lingua, e a volte te la mordi da sola. A volte vivi, a volte muori. A volte hai un nome, a volte vieni nominata per quello che – e non per chi – sei. La storia è sempre un po’ diversa, a seconda di chi la racconta. C’è un detto quechua: ‘El que me nombre, me rompe’. Tutto quello che mi nomina, mi spezza. La soluzione, ovviamente, è il “silenzio”. Ma la verità è che chiunque sa il tuo nome può spezzarti in due.”

Nella casa dei tuoi sogni, Carmen Maria Machado

 

Edito Codice Edizioni

Costo 17

 

Ho letto Nella casa dei tuoi sogni tantissimi mesi fa, eppure mi è impossibile cancellare le sensazioni che questo libro mi ha dato. Carmen Maria Machado - in modo poetico e sublime - mette a nudo la sua anima, ripercorrendo il dolore, la solitudine e la confusione dati dall’aver vissuto una relazione tossica, abusiva e dannosa. In queste 344 pagine, si respira veramente cosa significhi ritrovarsi ostaggio di una persona violenta sia sul piano psicologico che (poi) fisico. In queste pagine, vengono veramente analizzati l’amore, la passione, la dolcezza, l’alone di normalità e la bellezza che caratterizzano l’incontro con “la persona dei propri sogni”; per poi parlare approfonditamente dell’inganno, dei primi segnali di abuso, dell’insicurezza e della paura che queste persone generano dentro di noi. Perché, come ci viene mostrato in questo libro, nessuno di noi è immune a questo genere di abusi, spesso solo dopo averlo sperimentato si riesce a proteggersi (e alcune volte neanche dopo averlo sperimentato, la stessa Carlotta Vagnoli parla spesso della luna di miele che segue le prime violenze, perché tutti ci ritroviamo a sperare non si ripetano più): “Da bambina, ho imparato che quando una malattia infuria nel corpo si sviluppa l’immunità. Il nostro corpo è geniale, anche quando noi non lo siamo. Non si limita a guarire – impara. Ricorda. (Tutto questo, ovviamente, se non ti uccide prima.)

Dopo la casa dei miei sogni, ho sviluppato un sesto senso. Si attiva in situazioni a caso […]. Una repulsione fisica che arriva sulla scia di assolutamente niente, qualcosa di simile all’eccesso di saliva acida che precede il vomito. Fastidiosa, irritante ma importante: l’allarme geniale del mio corpo geniale”.

La violenza può veramente essere ovunque: in relazioni eterosessuali o queer, ma anche in semplici relazioni di amicizia; la violenza può provenire anche da persone che reputiamo simili a noi, perché magari hanno gli stessi nostri gusti musicali o letterari o perché semplicemente sono parte della nostra famiglia. In particolare, in questo caso, viene analizzato l’abuso all’interno di relazioni non eterosessuali; quanto può essere difficile riconoscere o sentire i campanelli d’allarme (già di per sé flebili), quando ci si deve già preoccupare di combattere la cultura omofoba? Quanta sofferenza può causare il doversi difendere su più fronti? Quanto ci può rende vulnerabili, spaesati e fragili?

Nella casa dei tuoi sogni è un’opera meravigliosa, che esamina con accuratezza la difficoltà nel riconoscere l’abuso a cui l’altra persona ci sta sottoponendo: “Una donna ha nascosto la mia cosa e io non riesco a ritrovarla. È proprio così. Non riesco a ritrovare quello che è andato perduto. Ci provo e riprovo, e non ci riesco. E più non ci riesco, più mi riduco. Mi riduco in polvere, legno, vermi. È una cosa tremenda, quel simbolo perduto. La gente sa. La gente può rispondere con parole che sono pietre. La gente ti conoscerà per le tue ferite, perché sei senza pelle. La gente dice solo cose come ‘Perché non te ne sei andata / Perché non sei scappata / Perché non hai parlato?’

(E anche ‘Perché sei rimasta?’)

Io cerco di parlare, ma non ci riesco, non ci riesco, non ci riesco. Questo è quello che non ho capito finora: questa costrizione contamina. È un veleno. Giorno e notte, finché non scappata, stavo continuando a bere veleno”.

Nella casa dei tuoi sogni merita veramente la popolarità ricevuta in questi mesi, perché è un libro in grado di sensibilizzare profondamente coloro che lo leggono.


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