lunedì 27 dicembre 2021

Vincoli

 “Voglio pensare che l’abbiano fatto, che siano usciti in quel pallido silenzio azzurro e poi si siano allontanati insieme dall’automobile e abbiano camminato su per la collina fino a trovare una conca nell’erba, e si siano sdraiati sulla giacca di mio padre e abbiano iniziato a parlare sottovoce, quasi sussurrando, […], e l’unica cosa di cui lui aveva paura era che le sue mani indurite dal lavoro potessero in qualche modo danneggiare quel liscio candore azzurro. Lei invece non ebbe mai paura, si limitò ad attendere guardando in silenzio, fissando i suoi occhi scuri, poi gli posò una mano calda sul collo e con l’altra gli accarezzò i capelli neri. E voglio pensare che fu bello come può esserlo certe volte, quando sei con la persona giusta e sei la persona giusta per l’altro, quando stare insieme è bello per tutti e due, perché Edith meritava anche quello.”

Vincoli, Kent Haruf

 

Edito NN Editore

Costo 18

 Vincoli è probabilmente una delle opere che ho più amato di Haruf, insieme alla Trilogia della Pianura. Non c'è momento, in queste 260 pagine, dove non si percepiscano quella delicatezza e quella sensibilità che caratterizzano lo stile di questo scrittore, nonostante nelle narrazione vengano inclusi i drammi, gli incidenti e i dolori quotidiani. 

In particolare, è un noir che vede protagonista Edith, ormai anziana e malata, ricoverata in una stanza d'ospedale, sorvegliata giorno e notte da almeno un poliziotto. In queste pagine, viene narrata una storia in cui ci si interroga costantemente sul valore morale delle proprie azioni e su quanto alcuni comportamenti - comunemente definiti come altruisti e generosi - possano paradossalmente portare alla spossatezza e al degrado dell'io. Così, attraverso Edith, percepiamo quanto possa essere distruttiva e mortificante l'eccessiva docilità, quanto alcune volte sia necessario sottrarsi immediatamente al potere altrui e quanto molto spesso sia più coraggioso ed altruista un comportamento egoista che non il suo contrario. Eppure, nonostante tutto, non cambierei una virgola in Edith: il problema non è suo, bensì di chi sfrutta l'indole mite e generosa altrui. Quando ripenso a lei, la immagino adatta per un mondo diverso, dove sin dai primi vagiti si venga educati a rispettare l'altro e a non doversi preoccupare di essere troppo ingenui, pronti ad aiutare l'altro ed onesti. Mi auguro l'abbia trovato.



 

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