“Hercule Poirot guardò pensoso la faccia scura e agitata del giovanotto che gli stava di fronte. «Eh bien?» disse. «Cosa volete da me?»
Evan
Llewellyn non esitò un istante. La sua risposta arrivò veloce come un lampo. «La
verità.»
Poirot,
assorto, si accarezzò i baffi magnifici. «Ne siete sicuro, sì?»
«Certo che
lo sono.»
«Ve lo
chiedo» spiegò Poirot «perché è una risposta comune, di tante persone. E quando
rivelo loro la verità, spesso non ne sono contente. A volte ne sono sgomente e
altre imbarazzate. A volte sono completamente… sì, ecco… sbalordite. Che parola,
sbalordite. Una parola che mi soddisfa enormemente.»”
Poirot e il mistero della regata, Poirot – Tutti i
racconti, Agatha Christie
Edito Oscar
Vault
Costo 25€
Il volume,
costituito da ben 974 pagine, raccoglie in ordine cronologico tutti i racconti
che vedono come protagonista “un ometto dall’aspetto straordinario. Era alto
meno di un metro e sessanta, ma aveva un portamento molto signorile. La testa
era a forma d’uovo, costantemente inclinata da un lato. Aveva un paio di baffi
rigidi, da militare”: Poirot. Eppure, quello di cui stiamo parlando è molto
più di una semplice raccolta di novelle, non solo per via delle illustrazioni -che
includono anche i fantastici cartelloni pubblicitari creati da Marco
Amici di Radicalging- che accompagnano le vicende narrate da Agatha Christie,
ma soprattutto perché consentono al lettore di conoscere e capire Poirot. Se ad
un primo impatto emergono -per lo più evidenziati dal suo più caro amico, il
capitano Hastings, che ritroviamo nei primi racconti- i tratti più irritanti
del suo carattere, come ad esempio la sua arroganza, la sua presunzione* e la
sua ossessione per l’ordine, accentuati in particolari occasioni (come quando
si ritrova su qualsiasi tipo di imbarcazione -soffre tantissimo di mal de
mer), successivamente emergono quelli più sensibili, malinconici, profondi
e delicati.
*“Tutti gli
ideali del mondo classico lo lasciavano sbalordito. Quegli dei e quelle dee
sembravano forniti di tante personalità diverse quante ne poteva avere un
criminale dei nostri giorni. E poi, a dire la verità, sembravano proprio tutti
dei bei delinquenti! Ubriachezza, dissolutezza, incesto, violenza, saccheggio,
omicidio, sotterfugi: abbastanza per tenere costantemente occupato un juge
d’instruction. Nessuna vita familiare decente. Né ordine né metodo. Perfino
nei loro delitti, né ordine né metodo. «Ercole dei miei stivali!» esclamò
Hercule Poirot alzandosi in piedi, deluso e disgustato. Si guardò intorno con
aria soddisfatta. Una stanza quadrata con buoni mobili moderni, quadrati…
perfino una bella scultura che rappresentava un cubo appoggiato su un secondo
cubo e, sopra questo, una composizione geometrica in filo di rame. E, al centro
di quella stanza risplendente e ordinata, lui. Si guardò nello specchio.
Dunque, ecco un Ercole moderno… diversissimo dallo sgradevole ritratto di
una figura nuda, con i muscoli gonfi, che brandiva una mazza nodosa. Al suo posto,
invece, una figura asciutta, vestita in abiti da città con un paio di baffi,
baffi che quell’Ercole non si sarebbe mai sognato di farsi crescere, un paio di
baffi magnifici, eppure sofisticati. Nonostante ciò, esisteva un punto di
contatto fra questo Hercule Poirot e l’Ercole della mitologia classica. Sia
l’uno che l’altro, indubbiamente, erano stati lo strumento necessario a
liberare il mondo da certi flagelli… Ognuno di loro poteva essere descritto
come un benefattore della società in cui era vissuto…”
Premessa a Le fatiche di Hercule, Agatha Christie
In più occasioni, attraverso poche parole, rivela un’immensa tristezza, dovuta probabilmente al dover lavorare a stretto contatto con i più feroci e terrificanti istinti umani, e un'immensa gentilezza nei confronti di chi fa di tutto per rendere questo mondo migliore. Come può il lettore non affezionarsi?
“«Non ho nemmeno parlato con i Gold, finora» ribatté Pamela in tono piccato. «E comunque non capisco perché non ci si debba interessare al proprio prossimo. La natura umana è semplicemente affascinante. Non lo pensate anche voi, monsieur Poirot?». Stavolta stette zitta un tempo sufficiente per consentire al suo interlocutore di rispondere. Senza distogliere gli occhi dall’acqua azzurra, Poirot rispose: «Ça dépend». Pamela era scossa. «Oh, monsieur Poirot, non penso che ci sia niente di tanto interessante… di tanto imprevedibile quanto un essere umano.»
«Imprevedibile? Questo no.»
«Ma certo, invece. Proprio quando uno
pensa di averli ben sistemati entro la loro casella… ecco che fanno qualcosa di
totalmente inatteso.» Hercule Poirot scosse la testa. «No, no, questo non è
vero. È rarissimo che una persona compia un’azione che non rientri dans son
caractère. Diventa persino monotono, alla fine.»
«Non sono affatto d’accordo con voi»
ribatté Pamela Lyall. Tacque per un intero minuto e mezzo prima di tornare
all’attacco. «Non appena vedo le persone comincio a pormi domande su di loro:
che tipi sono, in che rapporti sono le une con le altre, che cosa pensano, che
cosa provano. È… oh, è davvero eccitante!»
«Questo non lo direi proprio!» ribatté
Hercule Poirot. «La natura umana si ripete più di quanto ci immaginiamo. Il
mare» soggiunse pensosamente «è infinitamente più vario.» Sarah girò il capo di
lato e chiese: «Voi pensate che gli esseri umani tendano a riprodurre certi
schemi?».
«Précisément» disse Poirot e
tracciò un disegno sulla sabbia con il dito.
«Che cosa rappresenta quel vostro
disegno?» chiese Pamela con curiosità.
«Un
triangolo» rispose Poirot.”
Triangolo a Rodi, Agatha Christie
Cosa mostra questo estratto? Una semplice distorsione
professionale, che allontana Poirot dalla parte più buona dell’umanità,
o un occhio e una mente acuti, capaci di andare oltre il particolare per poter
cogliere l’universale e, di conseguenza, l’essenza dell’umanità? Siamo spesso
convinti di essere unici e se, come afferma Steinbeck, non fossimo altro che la
stessa -ripetuta- lotta primitiva tra bene e male? Quanto è impegnativo dover
osservare costantemente il vero volto della realtà? Perciò, sarebbe stato
possibile concepire un Poirot diverso, senza i tratti che fanno tanto infuriare
il capitano Hastings?
Eppure, Tutti i racconti suscitano ammirazione e
amore anche per via dei frequenti riferimenti storici e culturali:
«Mi date un
soldino, signore?» Un bambinetto con la faccia sudicia gli rivolse un sorriso
furbetto.
«Niente
affatto!» disse l’ispettore capo Japp. «E, senti un po’, figliolo…» Seguì un
breve predicozzo. Il monello, perplesso e sgomento, batté in una precipitosa ritirata,
osservando asciutto e conciso ai suoi giovani amici: «Capperi, sono andato
proprio a pescare uno sbirro con la lingua lunga!». La banda se la diede a
gambe, cantando i versetti:
Ricordate,
ricordate,
il cinque
di novembre,
polvere
da sparo, congiura e tradimento.
Non si
capisce perché
perché il
tradimento della polvere da sparo
debba
essere dimenticato.
Il compagno
dell’ispettore capo, un ometto anziano con la testa a uovo e un folto paio di
baffi dal taglio militaresco, stava sorridendo fra sé. «Très bien, Japp»
osservò. «Sapete fare ottime prediche, mi congratulo con voi!»
«Un pretesto
che non sta in piedi per chiedere l’elemosina, ecco cos’è diventato il Giorno
di Guy Fawkes!» disse Japp. «Un ricordo molto interessante dei tempi andati»
meditò Hercule Poirot. «I fuochi artificiali scoppiettano in cielo… crac…
crac… anche molto tempo dopo che l’uomo che commemorano e le sue azioni
sono stati dimenticati.» L’importante personaggio di Scotland Yard fu d’accordo
con lui. «Mi piacerebbe sapere quanti di quei bambini sanno chi era Guy
Fawkes.»
«Ah, senza
dubbio, quanto prima nascerà anche una grande confusione a questo riguardo. È
in onore o per condanna del cinque novembre che si fanno esplodere i feux
d’artifice? Far saltare in aria il Parlamento inglese è stato un delitto
oppure un nobile gesto?» Japp ridacchiò.
«C’è
qualcuno che, indubbiamente, potrebbe essere di quest’ultima opinione.»”
Delitto nel Mews, Agatha Christie
Davanti a dialoghi così carichi di significato storico, non ci si può non commuovere. Perciò, in conclusione, se amate i delitti e siete curiosi di conoscere la psicologia che caratterizza la figura di Poirot, questo è un volume che fa per voi. Buona lettura.
(foto mia) |
Meravigliosa recensione e concordo con te su tutto,per me è stato un viaggio meraviglioso alla scoperta di un Poirot più intimo e nell'approfondimento di una Christie sempre geniale nel giallo che più amo.
RispondiElimina❤️❤️ io invecesinvece innamorata della tua recensione!
EliminaStupenda ❤️
Sempre impeccabile. Una recensione che mi ha fatto rivivere la lettura di ogni singolo racconto. Bellissima! 😁
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