“Quanta saggezza vidi nella natura: quell’animale era consapevole, chissà come, che quella di rimanere incinta non era una buona idea, anche avendo a disposizione uno spazio ampio e attrezzato come il suo. Mi domandai anche se l’avesse dissuasa l’individuo con il quale abitava o se non avrebbe acconsentito a riprodursi in nessun caso, neppure con un altro.”
Bestiario sentimentale, Guadalupe
Nettel
Edito La Nuova Frontiera
Costo 14,50€
Guadalupe Nettel, maggiormente conosciuta per il suo romanzo La figlia unica, in queste pagine incanta il lettore con cinque brevi racconti. Ognuno di essi è in grado di far emergere il retaggio animale dell’uomo e le similitudini che lo accomunano con le più disparate specie animali e, in un caso, fungine: pesci Betta, scarafaggi, gatti, funghi parassiti e vipere. I pesci Betta, anche detti pesci combattenti, si fanno carico di importanti riflessioni sul rapporto coniugale e su quanto sia infruttuoso e vano cercare di cambiare la natura di un’altra persona: “«Com’è possibile che in un acquario così grande e bello non riescano a vivere in pace?» domandai a mio marito una sera, mentre guardavamo il pesce che girava come un pazzo nel vecchio recipiente sul bancone della cucina. «Forse non è questione di spazio» rispose lui, «è nella loro natura. Ricorda che sono pesci Betta.» Mi resi conto che aveva riflettuto sulla faccenda. «Altri pesci» proseguì, «si sentono liberi in vasche molto piccole. Le vedono come universi luminosi e pieni di colore. Ogni raggio di sole rappresenta per loro un mondo di possibilità. I pesci Betta, invece, possono trovare stretta anche la vasca più ampia. Hanno sempre troppo poco spazio e si sentono minacciati anche dal loro partner. Vivono l’esistenza dell’altro sempre con quella pressione addosso. […]»”. È vero, la natura umana non è così semplice e – in alcuni casi – può verificarsi un processo di crescita che può condurre a delle significative modifiche interiori, eppure molto spesso la “natura”, ovvero i comportamenti adottati e le paure conosciute sin dall’infanzia, ci rimangono incrostate addosso come una seconda pelle. Al contrario, gli scarafaggi permettono l’instaurarsi di un sentimento di cameratismo e intimità tra parenti prima distaccati. Successivamente, grazie alla presenza felina ci addentriamo nel tema della maternità, dell’aborto e della difficoltà che un individuo di sesso femminile può provare nel restare improvvisamente incinta. I funghi e le vipere ci mostrano, invece, un lato fragile e morboso che può infestare e perseguitare le relazioni umane.
Eppure, al di là di ciò che ogni
storia racconta, in generale possiamo apprezzare l’intuito e la lucidità con
cui gli animali sembrano sempre sapere come comportarsi, al contrario di noi
specie umana – convinti di possedere una superiorità evolutiva – che spesso brancoliamo
nel buio e impieghiamo molto più tempo ed energie nell’arrivare alle stesse conclusioni. Perciò, Bestiario sentimentale è un libricino piccino che consente di riflettere e invoglia a ritrovare se stessi nella natura e negli
organismi che ci circondano. Buona lettura.
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