“Il mantello del passato è fatto con il tessuto delle emozioni della nostra vita e cucito con i fili enigmatici del tempo. In genere non possiamo fare altro che avvolgercelo attorno alle spalle per trarne conforto, o trascinarcelo dietro mentre ci sforziamo di proseguire il nostro cammino. Ma tutto ha una causa e un senso. Ogni vita, ogni amore, ogni azione, ogni emozione e pensiero hanno una ragione e un significato. E a volte riusciamo a vederli. A volte vediamo il passato con tale chiarezza, e le parti che lo compongono ci appaiono con tale limpidezza che ogni cucitura del tempo rivela il suo scopo, il messaggio che contiene. Nella vita di ognuno di noi – poco importa che sia vissuta nell’abbondanza o nella miseria – nulla porta più conoscenza del fallimento, e più chiarezza del dolore. E nella minuscola, preziosa saggezza che otteniamo, quei nemici temuti e odiati – dolore e fallimento – hanno diritto e ragione di esistere.”
Shantaram, Gregory David Roberts
Edito Neri Pozza
Costo 23€
Le 1174 pagine che compongono
quest’opera sono ispirate esclusivamente ad una piccola parte dell’esistenza del
suo autore, Gregory David Roberts, eppure sono sufficienti a comunicare al
lettore quanto la vita possa essere allo stesso tempo imprevedibile, bella,
soffocante, dolce, violenta, insensibile ed emozionante. Sono rimasta stupefatta
una volta realizzato l’immenso fondo di verità presente nelle vicende narrate e,
ancor di più, davanti ai sentimenti che mi sono stati trasmessi: speranza e redenzione.
Alla fine e nonostante tutto, la vita, il caso, la disperazione o il destino ci
consentono sempre di andare avanti e di ricominciare; forse, siamo solo noi
esseri umani ad avere difficoltà nel perdonare, nel capire i momenti di sofferenza
altrui e nel cercare di lenire quel senso di vuoto che annulla tutto, anche la
nostra stessa esistenza.
Così, tra i monsoni e il caldo
umido di Bombay, impariamo a conoscere Lin e il suo bisogno di salvezza,
Prabaker e il suo immancabile sorriso, Khaderbai e il suo Universo che tende
alla Complessità Suprema e molti altri; e pian piano, realizziamo quanto sia più
appropriato conoscerli attraverso le relazioni che intercorrono tra loro,
piuttosto che come individui singoli: ho capito veramente Lin e Prabaker nel
momento in cui ho osservato la grandissima e genuina amicizia che li legava. È proprio
grazie al loro legame e all’entrata di Lin in uno dei molti slum (baraccopoli
di Bombay) che si toccano con mano la dignità, la fratellanza e l’affetto che
risiedono nella povertà e nell’umanità spogliata del superfluo. Non so
descrivere con esattezza ciò che provo, perciò mi avvalgo di un estratto: “Mi
si spezzò il cuore per la vergogna e il dolore. Seppi quanta sofferenza era in
me, e quanto poco amore. Alla fine seppi quanto ero solo. Ma non potevo
reagire. La mia cultura mi aveva insegnato bene le cose sbagliate. Perciò rimasi
immobile, senza la minima reazione. L’anima non ha cultura. L’anima non ha
nazione. L’anima non ha colore, accento, stile di vita. L’anima è per sempre. L’anima
è una. E quando il cuore prova un momento di verità e di dolore, l’anima non sa
restare immobile. Strinsi i denti sotto le stelle. Chiusi gli occhi. Mi abbandonai
al sonno. Uno dei motivi per cui abbiamo un terribile bisogno d’amore, e lo
cerchiamo disperatamente, è perché l’amore è l’unica cura per la solitudine, la
vergogna e la sofferenza. Ma alcuni sentimenti si nascondono così profondamente
nel cuore che solo la solitudine può aiutarti a ritrovarli. Alcune verità sono
così dolorose che solo la vergogna può aiutarti a sopportarle. E alcune
circostanze sono così tristi che solo la tua anima può riuscire a urlare di
dolore”.
Ecco chi è Shantaram. Shantaram,
uomo della pace di Dio, è colui che affiora una volta superati dolore, vergogna,
rabbia e angoscia.
Concludo consigliando, prima di
affrontare la lettura, di spulciare un pochino la biografia dell’autore e di
arrivare sino alla fine prima di esprimere qualsiasi giudizio (all’inizio alcuni
ragionamenti o riflessioni possono sembrare banali o non condivise). Vi auguro
una buona lettura.
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