lunedì 22 novembre 2021

Atti di sottomissione

 “Essere innamorati è come sperare in qualcosa; una speranza distillata e limpida che sarebbe impossibile fabbricare da soli. Una delle sensazioni più tristi da provare è che non ci sia niente di nuovo al mondo, di aver esaurito ogni possibile interazione. […]

È come se ogni giorno riuscissi solo a mangiare e dormire e arrancare attraverso le ore e di nuovo daccapo – e in effetti è tutto quello che riesco a fare. Gli antidepressivi vanno e vengono, ma in ogni caso la mia reazione alla vita, alla verde Terra creata da Dio, a tutto il genere umano, spesso è, E allora?

E poi, ogni volta che mi innamoro, tutto si fa nuovo, inclusa me stessa. Il mio corpo, il mio cervello, il modo in cui vedo le cose più semplici. […]

La mia mente, un attimo prima così stagnante e grigia, di colpo sembra quella di un neonato, permeabile e scoppiettante di nuove informazioni”.

 

Atti di sottomissione, Megan Nolan

 

Edito NNEditore

Costo 19

 

Atti di Sottomissione, ambientato nella movimentata Dublino, è un romanzo potente, intimo e accogliente, in cui potersi sentire compresi e non giudicati, ma è - in alcuni punti - anche un romanzo duro, crudo ed esigente dal punto di vista emotivo. 

La narrazione magnetica porta, metaforicamente parlando, quasi a ritrovarsi nudi e confusi tra le acque scure ed ingannatrici di un lago gelido, ad arrancare e sprofondare verso la sua riva fangosa, mentre i brividi si impossessano di ogni cellula del nostro corpo, e – infine – a raggiungere stremati una coperta e un rifugio caldo. Né noi né chi ci sta intorno siamo a conoscenza del motivo che ci ha spinti ad immergerci e a rischiare di morire di ipotermia, eppure lo abbiamo fatto. Fortunatamente, il nostro io del passato o qualche nostro amico ha lasciato vicino alla riva una coperta calda: quel piccolo gesto ci permette di ritornare in noi. In queste 277 pagine accade esattamente lo stesso, anche se ci ritroviamo immersi, non nelle acque gelide di un lago, bensì in quelle di una relazione opprimente e complicata. Una relazione dove non riusciamo più a distinguere l’io dal noi e dove i nostri pregi, difetti, debolezze ed errori si confondono insieme a quelli dell’altro, così da disorientarci e non consentirci di capire quanto siano profonde ed infime le acque in cui ci siamo addentrati.

Eppure, sarebbe riduttivo paragonare Atti di sottomissione al semplice racconto di una relazione di natura amorosa: è romanzo molto più ampio. Tra le sue pagine, infatti, emerge soprattutto il percorso di crescita ed emancipazione di una giovane donna e, di conseguenza, la complessità e la forza che caratterizzano questi processi. È veramente difficile spiegare, in modo esaustivo e chiaro, quanto sia impegnativo e contradditorio il percorso di formazione dell’io di un individuo, soprattutto quando entrano in gioco pensieri di auto-svalutazione o quando ci si deve affermare come minoranza in una società maschilista: qui possiamo trovarlo raccontato in modo chiaro e fluido.

Durante la lettura, in particolare, è impossibile non provare l’impulso di abbracciarci, coccolarci e rassicurarci, perché quelli descritti in queste pagine siamo noi: inesperti, ingenui, bisognosi di accettazione, di libertà e d’amore. È impossibile non commuoversi davanti al nostro dolore, al rifiuto con cui spesso dobbiamo fare i conti e alla solitudine provata in un mondo a tratti insensibile.

Atti di sottomissione è un libro che dovrebbero leggere tutti, non solo per via degli innumerevoli spunti di riflessione che offre al lettore, ma anche come monito, esperienza di apprendimento e di accettazione. È un romanzo in cui potersi sentire liberi di esistere, di respirare e di agire come meglio crediamo, naturalmente sempre nel rispetto della libertà altrui. È un romanzo che ci fa capire come ognuno di noi, nessuno escluso, abbia diritto e bisogno di relazioni con persone chiare, decise e in grado di riconoscere il nostro valore intrinseco. È un romanzo che ci accompagna alla ricerca del nostro piacere, dei nostri tempi e del nostro modo di sentire il mondo. Infine, è anche un romanzo che ci interroga sui nostri limiti, su chi abbiamo deciso di far entrare nella nostra intimità e sull’inutilità delle briciole quando si ha la possibilità di avere un’intera fetta d’amore.

L’esplorazione estremamente realistica dell’intimità umana che ci viene donata in queste pagine merita tutta la nostra attenzione e sensibilità.

Ringrazio immensamente l’editore per la copia omaggio.


Nessun commento:

Posta un commento

Gideon La Nona

“«Basta» sbottò la Reverenda Figlia, con la voce affilata come un rasoio. «Preghiamo.» Il silenzio scese sull’assemblea, come i lenti fiocch...